Gomito del tennista o epicondilite: cos’è e prevenzione

Gomito del tennista o epicondilite: cos’è e prevenzione

Come trattare le lesioni da sovraccarico funzionale Lettura Gomito del tennista o epicondilite: cos’è e prevenzione 5 minuti Prossimo Come ottimizzare il recupero attivo

Si parla di epicondilite, o gomito del tennista, quando i tendini che collegano i muscoli dell’avambraccio alla parte esterna del gomito (epicondilo laterale) si infiammano. Si tratta di una malattia degenerativa che, se non trattata correttamente, peggiora con il passare del tempo. La principale causa è da riscontrare in un uso continuato ed eccessivo del gomito e la fascia di età più colpita è quella compresa tra i 30 e i 50 anni.

L’epicondilite non colpisce solo i tennisti, ma è stata soprannominata “gomito del tennista” perché il tennis è uno sport che mette sotto pressione l’articolazione del gomito e le strutture muscolo-scheletriche interessate dal disturbo. Ci sono altre attività, non sportive, che possono causare la comparsa di questa condizione (come lavorare per tempi prolungati al computer).

Cause e sintomi del gomito del tennista

Nel caso di un uso eccessivo e continuato del gomito, può insorgere un’infiammazione a carico dei muscoli e dei tendini che si inseriscono nell’epicondilo laterale e che sono responsabili dell’estensione del polso o delle dita della mano.

In principio, il dolore interessa soltanto i tendini e aumenta con le attività che richiedono il coinvolgimento dei muscoli dell’arto interessato. Con un abuso protratto nel tempo, la manifestazione dolorosa può irradiarsi lungo l’avambraccio e persistere anche a riposo, determinando la progressiva riduzione della funzionalità di mano, polso e gomito.

I sintomi si sviluppano gradualmente. Nella maggior parte dei casi, il dolore inizia con lieve intensità e lentamente peggiora nel corso di settimane e mesi; il decorso può presentarsi come acuto o cronico.

In alcuni casi, può diventare limitante anche nello svolgimento delle attività quotidiane perché impedisce i movimenti del braccio. I sintomi più diffusi sono:

  • dolore localizzato nella zona dell’articolazione del gomito o che si irradia lungo l’avambraccio fino ad arrivare al polso;
  • dolore in seguito all’uso del polso o della mano;
  • indebolimento del polso e dell’avambraccio.

Lo stato di salute del gomito può essere analizzato con una radiografia, che può evidenziare la presenza di calcificazioni nei tessuti a livello dell’inserzione del muscolo estensore radiale breve del carpo. Una risonanza magnetica può aiutare a confermare la diagnosi.

Come si cura il gomito del tennista

L’epicondilite è in genere un disturbo che tende a migliorare spontaneamente, ma ci sono accorgimenti che si possono seguire per agevolare la scomparsa dei sintomi.

  • Farmaci anti infiammatori. Assumere un antidolorifico o un antinfiammatorio per gomito del tennista può aiutare la gestione del dolore e ridurre l’infiammazione; si possono utilizzare paracetamolo e ibuprofene sia sotto forma di preparati topici che per assunzione orale.
  • Riposo. Non fare lavorare troppo il gomito, ma non lasciarlo nemmeno immobile. In molti casi è sufficiente indossare una guaina elastica sull’avambraccio di notte per diminuire i sintomi.
  • Fisioterapia. Applicazione di tecniche manuali (massaggio e manipolazione), esercizi o trattamenti, possono aiutare a ridurre i tempi di guarigione del disturbo.
  • Intervento chirurgico. Solo quando, nonostante i trattamenti, i sintomi persistono e diventano invalidanti; in genere, il tempo massimo di terapia concesso, prima di procedere con un intervento, è di 6 mesi.

Prevenzione del gomito del tennista

Per la prevenzione e il trattamento del gomito del tennista, oltre ad adottare una corretta routine di esercizi, è fondamentale fare attenzione a non sovraccaricare le articolazioni interessate.

Esercizi di stretching, rinforzo dei muscoli estensori del polso, allungamenti per il gomito e movimenti delicati del polso possono contribuire significativamente. È importante evitare, soprattutto se non si è in fase acuta, esercizi che sollecitino eccessivamente l'arto superiore, come il sollevamento pesi o l'uso di macchinari che stressano gomito, polso e mano.

In aggiunta a questi accorgimenti, Floky offre soluzioni specifiche per supportare le strutture muscolo-tendinee: il Manicotto NO STRAIN e la gomitiera ELBOW SUPPORT.

Il Manicotto NO STRAIN è un avanzato dispositivo biomeccanico progettato per ridurre le vibrazioni e prevenire infortuni come l'epicondilite. Questo manicotto protegge e sostiene il gomito e l'avambraccio, offrendo sollievo dalle sollecitazioni grazie alla sua capacità di stabilizzare l'arto con compressione mirata e applicazioni biomeccaniche. È ideale non solo per gli sportivi ma anche per chiunque svolga attività che prevedono movimenti meccanici ripetitivi del braccio.

La gomitiera ELBOW SUPPORT, invece, è progettata per il recupero post attività, utilizzando bande siliconiche antivibrazione e tessuti speciali che aiutano a contrastare l'infiammazione. Utilizzando insieme il Manicotto NO STRAIN durante l'attività e la gomitiera ELBOW SUPPORT dopo, si può massimizzare la prevenzione e il recupero dall'epicondilite.

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